Comunicato Stampa: ARGINARE L’EMORRAGIA DEGLI INFERMIERI LOMBARDI E RENDERE PIÙATTRATTIVE LE PROFESSIONI SANITARIE

Milano, 07 aprile 2025

ARGINARE L’EMORRAGIA DEGLI INFERMIERI LOMBARDI E RENDERE PIÙ ATTRATTIVE LE PROFESSIONI SANITARIE: QUESTI I DUE ARGOMENTI PRINCIPALI DELL’ INCONTRO CON IL DG WELFARE REGIONE LOMBARDIA.

Dopo la manifestazione del 27 marzo sotto il Palazzo Lombardia, oggi si è tenuto un incontro tra una delegazione del Sindacato Nursing Up e il Direttore Generale del welfare Dott. Melazzini. Anche la Regione è consapevole che la carenza di personale infermieristico, sottoposto a condizioni di lavoro insostenibili e a basse retribuzioni, necessita di azioni concrete ed immediate, ma non sembrano esserci soluzioni realizzabili a breve.

 

La delegazione del Nursing Up, in audizione quest’oggi presso la Regione Lombardia, ha illustrato diverse analisi mirate a rispondere alle problematiche in tema di personale sanitario, le quali derivano certamente dai tagli al SSN, ma soprattutto dai mancati investimenti sul personale sanitario, dalle condizioni di lavoro insostenibili e da dotazioni organiche insufficienti e obsolete. Inoltre, l’assenza di una programmazione adeguata ha aggravato la progressiva carenza di professionisti sanitari creando al contempo una grave crisi motivazionale: sempre più giovani disertano l’iscrizione a corsi di laurea come scienze infermieristiche, mentre numerosi professionisti abbandonano il SSN per lavorare nel privato o addirittura all’estero.
Su quest’ultimo punto la DG Welfare ha evidenziato la volontà di introdurre la cosiddetta “indennità di confine” (della quale noi di Nursing Up ci stiamo occupando già dal 2022), per evitare la fuga di ulteriori professionisti imprescindibili per il funzionamento delle strutture Ospedaliere delle province di Como, Lecco, Sondrio, e Varese. “Si tratta di una questione su cui stiamo lavorando da tempo – ha riferito il Dott. Melazzini – ma prima di poter destinare tali risorse a beneficio del personale sanitario bisogna risolvere il problema delle quote di compartecipazione dei frontalieri, attendere un decreto attuativo del comma 238 della legge di Bilancio 2024 e un passaggio nel CCNL per definire i criteri di attribuzione dell’indennità, come accade per l’indennità di Pronto Soccorso”

 

Le richieste del Nursing Up sono proseguite evidenziando alcune criticità presenti nella bozza del CCNL, ovvero la possibilità di concorrere per l’accesso all’area di elevata qualificazione per tutte le professioni sanitarie, e all’introduzione della nuova figura dell’Assistente Infermiere. Sul primo aspetto abbiamo ribadito la necessità di farsi portavoce presso il Governo affinché nell’area di elevata qualificazione siano inclusi anche coloro che sono in possesso di titoli equipollenti ai sensi di legge (come i diplomi regionali), al pari dei laureati triennali, riconoscendo lo stesso valore alle competenze professionali maturate.
Riguardo alla figura dell’Assistente infermiere, abbiamo rafforzato i nostri timori sull’impatto negativo che avrà sulla qualità dell’assistenza, di cui gli infermieri rappresentano le fondamenta, con le loro competenze e le loro elevate responsabilità.
L’emergenza infermieristica non può essere risolta attraverso “invenzioni di nuove figure”, ma con interventi economici mirati a valorizzare i professionisti esistenti, a revisionare i modelli organizzativi compreso il rapporto infermiere/paziente, al fine di aumentare le retribuzioni ed incentivare i giovani a iscriversi ai corsi di laurea in infermieristica.
Abbiamo insistito affinché fosse introdotto un incentivo per i rientri in servizio (RIS) per tutti coloro che volontariamente dovessero accettare di saltare il proprio riposo a causa di un’assenza improvvisa. Tale incentivo, almeno 50 euro/ora e non a carico dei fondi contrattuali, dovrà essere corrisposto in modo uniforme in tutte le Aziende Lombarde.
In un momento in cui gli infermieri sono allo stremo, così come le ostetriche e i tecnici sanitari, abbiamo anche sentito il dovere di respingere i provvedimenti tappabuchi che intende effettuare la Regione, ovvero il reclutamento degli infermieri dall’India. Servono investimenti seri ed interventi coraggiosi, che siano davvero risolutivi per la sostenibilità del Sistema Sanitario Regionale… prima che sia troppo tardi.

 

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